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Indizione Referendum Abrogativi

11 aprile 2022

referendum

Indizione di cinque Referendum Abrogativi ex art. 75 della Costituzione

Data di Pubblicazione

11 aprile 2022

Indizione Referendum Abrogativi

Il Ministero dell'Interno con circolare n. 29/2022 dell' 8 aprile 2022 ha comunicato che nella Gazzetta Ufficiale n. 82 del 7 aprile sono pubblicati i decreti del Presidente della Repubblica del 6 aprile 2022 con i quali sono stati indetti, per domenica 12 giugno 2022 i cinque referendum popolari abrogativi ex art. 75 della Costituzione

Nella diciottesima tornata referendaria abrogativa nella storia della Repubblica Italiana (tante sono le occasioni per le quali gli elettori sono stati chiamati alle urne dal 1974) si voterà per abrogare o mantenere in vigore i testi di legge relativi a:
 

  1. Incandidabilità dopo la condanna – il referendum chiede l'abrogazione del Testo Unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e ineleggibilità per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;
  2. Custodia cautelare durante le indagini – si chiede di togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo;
  3. Separazione delle carriere – questo quesito del referendum chiede lo stop delle cosiddette “porte girevoli”, impedendo al magistrato durante la sua carriera la possibilità di passare dal ruolo di giudice (che appunto giudica in un procedimento) a quello di pubblico ministero (coordina le indagini e sostiene la parte accusatoria) e viceversa;
  4. Abrogazione di norme in materia di composizione del consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari – il quesito chiede la partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità
  5. Riforma Consiglio Superiore della Magistratura – si chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura